Incontri e riflessioni

Il paese dei balocchi

Scritto da Alice, 5BL il 10 Marzo 2012.

Il paese dei balocchi
Basta. Ora voglio dire basta. Sono stanca di sentire ogni giorno imbarazzanti news su quello che accade o, meglio, non dovrebbe accadere in questo Istituto: voci di corridoio che nascono piccole e, passando di bocca in bocca, diventano mostruosamente grandi; ragazzi e ragazze che pubblicano in rete foto di compagni mentre copiano allegramente dal libro le soluzioni del compito in classe; gente che afferma di frequentare una scuola “tanto per”, perché tanto “non si fa niente”; professori derisi e trattati come dei fenomeni da baraccone…
E’ la verità. Non sono una veggente e tanto meno una bugiarda; sono una studentessa stanca di essere derisa per la scuola che frequenta: dal momento che da ormai cinque anni convivo con una classe e con dei professori che, salvo qualche rara eccezione, hanno sempre contribuito con il loro impegno alla mia crescita scolastica, ma ancor prima, umana, mi fa male sapere che ciò che affermo io, fuori viene costantemente smentito da un agglomerato di cervelli dalle dimensioni batteriche che, appunto, si impegna a dimostrare l'esatto contrario, e cioè di trascorrere le proprie giornate all'insegna della nullafacenza e del divertimento.
Succede che, parlando con amici e conoscenti che frequentano altri licei, mi accorgo di come si possa essere esclusi a priori da determinati discorsi solo per il fatto di “andare al Belli”; in realtà, poi, mi rendo conto che basta manifestare un po' più di “autostima”, mettendo in gioco le proprie conoscenze, per essere, finalmente, considerati…
Devo ammettere che, il più delle volte, sono io la prima a “non sentirmi all'altezza”, quando, in realtà, non avrei davvero motivi per sentirmi “inferiore” a nessuno, se non per il fatto che, appunto, questo mio Istituto si trova a dover fare i conti con una fama che non gli corrisponde, soprattutto per opera di quell'agglomerato di cervelli atrofizzati di cui parlavo prima, che ha avuto l'idea geniale di divulgare certe voci sul cattivo andazzo della scuola. E non solo! Perché se è vero come è vero che i ragazzi prendono come esempio i più “grandi” e, quindi, si comportano di conseguenza, compromettendo, addirittura, il nome di un intero Istituto... beh... direi che sarebbe proprio il caso di porsi qualche domanda, “lassù”, e cioè tra gli adulti (senza bisogno di entrare nel dettaglio).
… QUI HABET AURES AUDIENDI, AUDIAT...
So che con un semplice articolo non posso trasformarmi in Wonder Woman e cambiare le cose, (dato che la maggior parte degli alunni probabilmente neanche saprà dell'esistenza di questo giornalino on line), però mi consolerebbe sapere che, da qualche parte, qualcuno, di fronte allo schermo del computer, annuisce leggendo queste parole cariche di polemica e di rabbia, perché comprende e condivide quello che cerco di esprimere e cioè questo rancore verso il perpetuo “infangare” la mia, la nostra scuola...  La quale, vorrei informare la ciurma di ignoranti orientati ai giochi e alle “furbate”, non è affatto il Paese dei Balocchi.

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