Incontri e riflessioni

Teatro al "Marco Belli"

Scritto da allievi di 1^ BL il 04 Maggio 2010.

Lezione speciale: lo spettatore critico

Il 25 marzo 2010, la professoressa Ahlborn ha organizzato un secondo incontro con il direttore e gli studenti dell’Istituto Commedia dell’Arte Internazionale. Essi ci hanno illustrato alcuni “segreti” della Commedia dell’Arte. Alle 10 le classi dell’Istituto si sono recate nella palestra della scuola e si sono accomodate, sedendosi a forma di semicerchio sul pavimento, come nei teatri greci.
Il maestro Gianni de Luigi, direttore della Compagnia, ha posto delle domande ai ragazzi sui programmi più seguiti, sui quali ha espresso commenti esplicativi ed in genere giudizi negativi.
Ha citato alcuni reality show quali “Grande Fratello”, “Amici” e “Uomini e Donne”, ha spiegato che in questi programmi tutti i partecipanti, apparentemente naturali e spontanei nei comportamenti, in realtà hanno copioni scritti in cui vengono indicati loro tutti i colpi di scena o i litigi che devono rappresentare.
Per il programma di “Amici”, afferma che, davanti al pubblico, ci sono persone le quali indicano allo stesso quando applaudire. Quindi, secondo il direttore della compagnia, tutti questi programmi sono finzioni.
In seguito si sono presentati agli studenti i ragazzi della Compagnia, che hanno dato la dimostrazione della voce e dei movimenti del personaggio da loro interpretato.
Gli attori non interpretavano un solo personaggio, ma alcuni di loro ne rappresentavano anche tre.
I personaggi erano le più famose maschere carnevalesche tradizionali: Arlecchino, il Capitano, gli Zanni, l’Amorosa, l’Amoroso, Pantalone, Ballanzone e Colombina.
Infine gli attori hanno eseguito alcune scenette molto divertenti per i ragazzi.
Nella prima scenetta, Pantalone voleva far sposare sua figlia Colombina ad un ricco conte, ma Colombina, già innamorata di un giovane finito in galera a causa sua, si rifiuta; il padre non la può accontentare. Questa scenetta è stata recitata anche in inglese.
La seconda scenetta narrava la storia di come le pulci sono giunte in Italia, mentre, nella terza, uno degli Zanni aveva mal di denti e il dottor Ballandone, curandolo, gli ha fatto cadere la pinza in bocca, quindi è stato costretto ad aprirgli lo stomaco per ritrovare lo strumento.
Tutte le scenette sono state recitate in dialetto veneziano.
Il direttore ci ha fatto notare la capacità dei suoi attori nello stare immobili come fossero dei quadri. Terminata l’esperienza ci ha invitati a recarci nei teatri, in particolare a Venezia, per vedere le performance degli attori che hanno scelto la strada della Commedia dell’Arte.
È stata un’esperienza costruttiva, che ha insegnato agli studenti sicuramente qualcosa in più da mettere nel bagaglio delle loro conoscenze e che sarebbe bello ripetere, magari da “protagonisti” e cioè in modo più attivo, così da provare l’emozione di sentirsi, per un giorno, degli “attori”.

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