Incontri e riflessioni

Un giorno a teatro. « Saint-Germain-des- prés »

Scritto da Angelica Caiafa, 4AS il 07 Febbraio 2011.

teatro_1_250« Saint-Germain-des-Prés ».
Un titolo come altri.
Uno spettacolo teatrale che però si distingue da tutti quelli  ai quali hanno avuto modo di assistere i ragazzi che studiano francese presso il nostro Istituto.
Intanto, due parole sulla trama.
Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, la Francia stava cominciando a respirare e, con lei, tutta la popolazione, che cercava la tranquillità persa durante il conflitto. I Francesi avevano ripreso a frequentare luoghi come i Café, spesso affollati da attori, filosofi e musicisti del tempo.
Nasce proprio in questa atmosfera, permeata di filosofia esistenzialista, la storia di Gabriél, un cameriere che lavorava presso il Café Flore, locale situato proprio nel quartiere “Saint Germain des Prés”.
Questo “Garçon  de Café” particolarmente ispirato dal periodo favorevole allo sviluppo delle arti, scopre la sua grande passione per la musica Jazz e, con il tempo, decide di voler diventare un cantante  affermato. Per realizzare il suo sogno, al protagonista servono però grande coraggio e determinazione, necessari per riuscire ad affrontare responsabilmente ogni tipo di difficoltà che gli avrebbe riservato il futuro.
Così, a decisione presa, basta poco al protagonista per rendersi conto della necessità di un nuovo stile musicale più adatto ai giovani, che potesse piacere a tutti e che riuscisse a “rappresentarli”.
Anche la Francia, in quel momento, era pronta a cambiamenti importanti e così si presentò una maggiore predisposizione nei confronti delle nuove tendenze, delle correnti politiche e artistiche ed anche un nuovo slancio economico e dell’intera società, desiderosa di un futuro privo di guerre e ricco di musica, che potesse raccontare l’ idea di libertà, accompagnata dall’amore che il protagonista provava nei confronti di una giovane ragazza.
Lo spettacolo,  proposto in modo allegro, ha saputo catturare interesse ed attenzione dei  ragazzi e  dei professori in sala.
E’ stato ricco di musica, canzoni e battute, che si sono alternate a parti più serie, in cui il personaggio principale, interpretato magistralmente da Fréderic Lachkar, si è posto innanzi al 
pubblico raccontando le sue paure, i suoi pensieri, ragionando e cercando consigli, sostegno e interazione con il pubblico, come le folli corse in bicicletta del protagonista tra il pubblico e i balli con alcune studentesse, scelte casualmente tra gli spettatori.
Sul palco, però, non c’era solo Gabriél: il protagonista era infatti accompagnato, nello svolgersi della sua storia, da altri quattro attori: Stefano Indino, Pino Iodice, Matteo Di Francesco, Andrea Colella nelle vesti di giovani americani, che sono poi diventati abili e talentuosi musicisti, capaci di donare al giovane cantante jazz note in libertà per eseguire le sue canzoni presso il Café.
Lo spettacolo, recitato in lingua francese, è stato apprezzato da tutti. La chiave di questo successo è stata sicuramente la semplicità e la capacità di proporre una rappresentazione fedele della realtà storica del dopoguerra, condita da momenti di allegria e battute estremamente divertenti.
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