Scritto da prof.ssa Maria Rita Bellomo
il 26 Maggio 2011.
Lungo i corridoi dell’istituto, sopra i tavoli, sulle cattedre o appesi ai muri, si vedono locandine e dépliant variopinti ai quali, il più delle volte, si presta scarsa attenzione.
Saranno stati quel bel colore azzurro chiaro e quei disegni floreali che sembravano fluttuare leggeri lungo un fianco del dépliant, forse anche l’innato istinto femminile, che hanno spinto Annamaria a sceglierlo tra tanti e a darci un’occhiata più interessata del solito.
Scritto da prof.ssa Luisella Saro
il 21 Maggio 2011.
Sono schietti, i ragazzi. E veri. E’ questa, credo, la loro qualità più bella; quella capace, ancora, di scuoterci dal torpore dell’abitudine.
E’ capitato l’altro giorno. Dico “l’altro giorno” perché l’esempio che sto per raccontare può valere per tutti. Ma potrei farne mille, di esempi, e scrivere ogni giorno qualcosa che, in classe, mi costringe a mostrare il mio volto. A dire chi sono.
“Scusi, prof.”, mi chiede Luca, quindici anni, mentre, dopo il “buongiorno”, compilo il registro. “…per lei è giusto esultare perché è stato ammazzato Bin Laden?”.
Scritto da prof.ssa Luisella Saro
il 15 Maggio 2011.
“Eppure è così semplice…”.
Due facciate da compilare. Questo chiede il nostro Istituto agli studenti di quinta che si accingono ad affrontare l’esame di Stato ormai imminente. Due facciate.
Titolo dell’approfondimento, motivazioni, obiettivi, contenuti, metodologia, bibliografia. Null’altro.
Eppure ogni anno è la stessa storia. Si arriva a maggio e quelle due facciate, per tutti, paiono la salita dell’Everest.
Scritto da prof.ssa Luisella Saro
il 03 Maggio 2011.
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questo “diploma di gran merito” conferito al nostro giornale on-line dall’ “Associazione nazionale giornalismo scolastico - targa d’argento del Presidente della Repubblica”.
Non sappiamo bene a quali “meriti” si riferisca la giuria che, all’ottava edizione del concorso nazionale “Giornalista per un giorno”, ha ritenuto di premiare così il LogBelli. Quel che possiamo dire è che questo diploma e la parola “merito” hanno suscitato in noi, probabilmente per associazione di idee, una domanda, la cui risposta è anche un po’ un bilancio dell’attività di questo primo anno.
Scritto da Autori Vari
il 26 Aprile 2011.
ERRATA CORRIGE relativa alle pagine della mostra:
pag.3, quarta colonna: 10 maggio 1281 invece che 10 marzo 1281.
Il ritrovamento avviene durante i lavori di rifacimento del nuovo teatro ed è situato proprio davanti all’entrata principale della nostra scuola. Insieme alla professoressa Emanuela Ortis e con la collaborazione dei docenti Rosa Maria Miret e Graziella Bellomo, parte una semplice ricognizione volta a rimettere insieme tracce diverse, dislocate in luoghi diversi.
Scritto da Prof. B
il 21 Aprile 2011.
MADRE: “Le ripeto che mentre aspettavo su una di quelle panchinette…”
PROF: “Le panchine dello ‘Stabatmater’?”
MADRE: “Quelle! Mentre aspettavo, guardavo le facce. Oddío, cosa non sono le facce dei suoi colleghi! Ma questi non se lo sanno fare un bel brodo di carne? – mi son chiesta. Perché magari uno crede di esser capace, ma poi…”
PROF: “Non me ne parli! C’è chi non sa nemmeno di dover usare non le foglie, ma i gambi del prezzemolo…”
MADRE: “Sì, però l’osso… Lei me lo mette? O è di quelli moderni, che pensano di poter fare senza?”
Scritto da Prof. B
il 11 Aprile 2011.
“Siamo alle mattane finali, non più proposte in saldo ma regalate, anche a chi non ne vorrebbe sapere.” Questo concludevo settimane or sono, dovendo recuperare un quattro in attualità, mentre passavo da un telegiornale a una trasmissione di approfondimento con l’intenzione, poi rientrata, di discuterne in classe. Sulla situazione italiana si è recentemente espressa una filosofa (Roberta De Monticelli, La questione morale, Cortina, Milano 2010), la quale scomoda Machiavelli e Guicciardini per spiegare come l’italico scetticismo etico affondi in una storia di antiche sudditanze.
Scritto da La cinciallegra
il 03 Aprile 2011.
Qualche volta chiudo gli occhi e provo a mettermi nei panni dei tanti ragazzi che scrivono per questo giornale online. Credo sia bello, per loro, sperimentare la leggerezza che nasce dal non sentirsi “co-stretti” dentro limiti predefiniti.
Il piano tariffario Tal dei tali prevede, gratuiti, cento sms e cento mms al giorno. Gli altri li paghi.
E dunque abbrevi le parole, usi segni matematici, scrivi in “cellularese”, perché i caratteri di un sms, grossomodo, sono 160.
Chatti e devi essere veloce, efficace, sennò l’altro si stanca e si disconnette. Non è più online.
E così su Facebook. Quattromila caratteri per messaggio, mi dicono.
Scritto da prof.ssa D. Santellani
il 01 Aprile 2011.
Sabato 2 aprile 2011 dalle 15.00 alle 19.00 siete tutti invitati alla mostra
“L’OCCHIO SORPRESO”
presso il collegio Marconi
(via Seminario 34, Portogruaro).
In questa mostra saranno esposti i lavori realizzati dagli alunni della
classe 2ALdel nostro Istituto nell’ambito dei due laboratori artistici organizzati in collaborazione con il Collegio Marconi e con l’artista illustratrice di racconti per bambini e per ragazzi Alessandra Cimatoribus.
Il progetto è stato diretto da Claudio Cavalli, autore-attore di spettacoli teatrali, scrittore di storie e racconti, autore delle prime 500 puntate del programma tv Rai “L’Albero Azzurro”.
Scritto da Prof. B
il 30 Marzo 2011.
MADRE: “Buongiorno. Allora, mia figlia?”
PROF: “Veramente…”
MADRE: “Lo sapevo! Questi ragazzi! Oramai sono così… Ma sa perché? Perché hanno tutto. Non come ai tempi nostri, quando non avevamo niente e dovevamo ringraziare per le sberle che ci davano. Altro che sberle, adesso: 200 euro di scarpe e ancora non sono contenti! Ah, ma a voi insegnanti non vi invidio, poverini… Prima di partire, ho quasi litigato con la Marisa (noi la chiamiamo così). Le ho detto: ‘Marisa, non è vero che non fanno niente. Se non fosse che la casa è sempre lurida, ti porterei con me da quello di filosofia.
Scritto da Prof. B
il 29 Marzo 2011.
Ovviamente c’è anche chi, in vista dell’esame, lavora sul serio. Per dire, dato che la normativa consente la presentazione di un approfondimento, tanto vale scegliere un tema che interessi e approfondirlo… Il fatto è che la serietà, pur non del tutto inutile a scuola e nella vita, poco si presta ai lazzi di sedicenti spiritosi con pomeriggio libero. Ai nostri eroi nessun consiglio, dunque. Piuttosto, il suggerimento che nasce dalle nostalgie di un passatista: in una scuola di auspicate conferenze satellitari, lavagne magiche e chiavette usb, la cosa che ancora commuove un certo tipo di docente-commissario è scoprire che il candidato s’è letto due libri.
Scritto da Redazione
il 16 Marzo 2011.
HAN SRADICATO UN ALBERO
Han sradicato un albero. Ancora stamani
il vento, il sole, gli uccelli
l’accarezzavano benignamente. Era
felice e giovane, candido ed eretto,
con una chiara vocazione di cielo
e un alto futuro di stelle.
Stasera giace come un bimbo
Scritto da Prof. B
il 11 Marzo 2011.
Estratti a sorte i nomi di due allievi, mi aspetterei di poter cominciare (“prima comincio, prima finisco”). Perché non è facile comporre in un discorso i monosillabi, ricevuti in risposta alle articolatissime domande; men che meno riempire gli imbarazzati silenzi con sproloqui che lasciano esausti, mentre lo studente si riaccomoda, fresco come una rosa.
Basterebbe chiudere gli occhi e dormire (“dormire, sognare forse”). E invece no, perché il primo estratto, stranamente eloquente, prorompe in un monologo: “Io, che devo recuperare il recupero, e avevo tedesco e avevo matematica, e avevo italiano e avevo diritto, e avevo scienze e avevo francese, e avevo storia e avevo geografia…”.
Scritto da La cinciallegra
il 08 Marzo 2011.
Ieri pomeriggio dovevo correggere i compiti degli studenti di quinta. Tipologia B: saggio breve o articolo di giornale. Ho proposto ai ragazzi due tracce tra cui scegliere: una riflessione sul “tempo” ed una sulla “necessità di pensare”.
In studio, di sottofondo, “La Moldava” di Smetana. I miei studenti mi conoscono e sanno quanto amo questo poema sinfonico, che - glielo ripeto spesso - forse meglio di qualsiasi altra musica riesce a raccontarci.
Scritto da Prof. Luca Selem
il 04 Marzo 2011.
Giovedì 24 Febbraio, si è svolta nel centro storico di Portogruaro la fase di Istituto dei Giochi Sportivi Studenteschi, alla quale hanno partecipato ben 67 concorrenti, suddivisi per categorie: Allievi/e nati nel 94-95-96, Junior m/f nati nel 92-93.
Chi l’avrebbe mai detto che ci sarebbe stata così tanta partecipazione? Certo tre anni fa, quando ho chiesto al Preside e al Comune un contributo per realizzare la cartina di Portogruaro, sapevo che stavo “rischiando” in una nuova sfida. Ora posso dire che ne valeva la pena!